Songtext zu 'Tra Demonio E Santita'' von Alberto Fortis

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Tra Demonio E Santita' ist ein Lied von Alberto Fortis, dessen Text unzählige Suchanfragen hat, deshalb haben wir entschieden, dass es seinen Platz auf dieser Webseite verdient, zusammen mit vielen anderen Liedtexten, die Internetnutzer kennenlernen möchten.

Wenn du lange nach dem Text des Liedes Tra Demonio E Santita' von Alberto Fortis gesucht hast, fang an, deine Stimme aufzuwärmen, denn du wirst nicht aufhören können, es zu singen.

Parte 1

... E nascondersi agitato
in un sacchetto spazzatura
col proposito di morte
tra le bucce e la verdura
ritrovarsi a pezzettini
su una tavola imbandita
dove ci sarai anche tu
e tutti i tuoi invitati che mi mangeranno
con le loro grandi grosse unte dita:
e penso a te
penso a te
che forse non mi mangerai
e penso a te
penso a te
che forse sazia piangerai
che schifo, amore, che mi fai
ma piantala di mangiare!
"ma come?! mentre mangio soffro, sai,
potrei anche vomitare"
se fossi in te ci proverei
mi salveresti ancora
"ma dai, ridotto cosi'
sei pronto per morire"
grazie lo stesso, amore, ciao,
comincia a deglutire
mi dirai che e' una stronzata
ma finiscono i problemi
e tanto la tua fede e' marcia
puzza e va bruciata
e' una pianta senza semi
l'ho sempre detto che avrei fatto il grande sbaglio
di comperare casa in via dell'ironia
e sopra il palco come un'asino castrato
adesso raglio
nel grande circo della melodia
sbagliare e' umano
e se non basta son pentito
dio mio, ti prego, fammi ritornare indietro
guarda che ormai e' tardi
tutto quanto e' stato seppellito
la tua vita non si chiama mica pietro
ma tanto no, non mi entusiasma neanche un po'
di tutta la mia giovinezza
di me stesso sono gia' il fantasma
in piu' privato di naturalezza
modestamente adesso i tempi son cambiati
e tiro ragli di notevole valore
faccio la vacca e mi sollazzo
con i giochi piu' impensati
e mi diverto con il corpo e col dolore
e se ti accorgi che loro han sbagliato
nel farti grasso tra demonio e santita'
ingrassa il figlio tuo di quel che ti e' mancato
ovverosia la sete di pazzia
d'inganno e crudelta'


PARTE 2

do l'impegno e do il coraggio
prendo i trucchi e le vilta'
nel mio patto
tra demonio e santita'
lui mi riempie di allegria
ha parlato dell'amore
si e' trovato in mezzo al fuoco
ridacchiando di quel dio
che ha sentenziato:
"no, non sei della forza mia"
l'ho abbracciato e lui mi ha detto
"bravo, puzzi di bruciato
prendi quello che vuoi"
e dopo aver pensato bene
a chi dei due era in errore
ho deciso e mi conviene
non e' poi quel grande orrore
e nascondermi agitato
in un sacchetto spazzatura
col proposito di morte
tra le bucce e la verdura
ritrovarmi a pezzettini
su una tavola imbandita
dove ci sarai anche tu
e tutti i tuoi invitati che mi mangeranno
con le loro grandi grosse unte dita
e penso a te
penso a te
che forse non mi mangerai....
e penso a te
penso a te
che forse sazia piangerai
che schifo, amore, che mi fai
piantala di mangiare!
"ma come?! mentre mangio soffro, sai,
potrei anche vomitare"
se fossi in te ci proverei
mi salveresti ancora
"ma dai, ridotto cosi'
sei pronto per morire"
grazie lo stesso amore, ciao,
comincia a deglutire
"che bella lingua
sei davvero piu' cattiva
e non dividi con nessuno la tua torta
peccato che tu sia vigliacco
e ancora vivo
e lei invece e' veramente morta"
dai non mi far del moralismo
sei tu che vedi sempre tutto quanto male
ricorda che si e' spenta ormai
qualsiasi forma di altruismo
e non parliamo poi della donna ideale
"il fatto e' che non ti va di ricordare
quando campavi ancora da studente acerbo
e sentivi lei gia' donna dire
"ti voglio sposare"
ma non eri tu l'oggetto del suo verbo"
adesso basta!
perdo sangue come un bue
e la tua mano nella piaga e' un frullatore
pero' se insisti e me la spacchi bene in due
vedi la storia del mio vecchio amore...


PARTE 3

"come va, con questo caldo,
dopo quello che hai sentito!?"
per un attimo scottavo,
ma e' passata, ho resistito
"si' e' cosi' che devi fare,
che morisse era destino
ma dimmi un po', papa' demonio,
ma non sara' che e' un po' meschino
ho sprecato tempo e amori
con la scusa di pensare
"ma figliolo, vai a donne,
vai a bere, va a mangiare"
e penso a te
penso a te
che forse non mi mangerai
e penso a te
penso a te
che forse sazia piangerai...

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